Questa raccolta racchiude tutte le 4350 strisce della serie Sturmtruppen di Bonvi
La più famosa serie a fumetti di Bonvi debutta nel 1968 sulle pagine del quotidiano Paese Sera (del quale l’autore ha appena vinto il concorso per la migliore strip italiana) e, qualche mese dopo, dall’aprile 1969, compare sulla rivista Off-Side. Si svilupperà in circa seimila strisce, nell’arco di un quarto di secolo (l’ultima è ufficialmente la n. 5865, secondo il volume edito dalla BUR nel 1995 Il Meglien della produzione mondialen a colori). Queste verranno rimontate e adattate sotto varie forme e titolazioni, talvolta con l’aiuto dell’assistente e amico Roberto Ghiddi, in centosettanta storie della lunghezza variabile da una a venti tavole ciascuna.
Organizzando un perfetto teatrino antimilitarista, metafora dell’imbecillità umana tout court, Bonvi metterà in scena un meta-esercito tedesco di succubi, dove nella massa di soldaten risaltano, tra gli altri, l’Uffizialen, il Sergenten o il Cuoken (somministratore alla truppa di sbobben e brodaglien). Alle Sturmtruppen non mancano nemmeno gli alleati. Fra questi, il giapponese maldestro (tenuto però in molta considerazione dalle Sturmtruppen, come se fosse un geniale stratega) chiamato genericamente Alleaten del Sol Levanten e il fiero italiano Galeazzo Musolesi, Federalen fascisten di San Ciofanni in Persiceten. Tradotta in undici lingue straniere (tra cui il russo, rispetto al quale la striscia di Bonvi è il primo fumetto in assoluto mai pubblicato in URSS), Sturmtruppen compare su un incredibile numero di giornali e libri. In Italia, tra i quotidiani, oltre a Paese Sera vanno citati anche L’Ora di Palermo (1969), La Gazzetta di Parma (1971), Il Resto del Carlino/La Nazione (nel supplemento S&M, 1981), La Voce (1994). Tra i periodici, la striscia appare su Segretissimo (1970), Il Corriere dei Ragazzi (1973), Corrier Boy(1976), Sorrisi e Canzoni TV (anni Settanta), Radiocorriere TV (1985), Be Bop A Lula (1986), The European (1990), Comix (1992). Nel marzo 1972, viene ospitata dalla rivista Eureka, di Luciano Secchi, dove prosegue senza interruzioni fino al 1975 e dove poi riprende, dopo essere stata abbandonata dal suo autore per circa un anno (alla striscia n. 1350). L’Editoriale Corno la ripropone prima in sei, pluriristampati volumetti monografici della collana Eureka-pocket, a partire dal 1973; quindi in una collana cronologica che debutta nell’ottobre 1976. Sempre la Corno, riprende Sturmtruppen anche in due volumi cartonati della collana Comics Cartoons e nel 1977 lancia una collezione di figurine di grande successo; quindi vara la rivista Sturmtruppen Coloren(1978) a cui segue, nel 1981, la cronologica Sturmtruppen Mese.
Dopo il 1982 e il tracollo della Corno, la serie è ripresa dalla Re.Vi. con Sturmtruppen - Il mensilen degli Eroi della patrien e poi, dal dicembre 1986, in sessantanove albetti intitolatiSturmtruppen, pubblicati prima dalla Gene Vincent e poi (gli ultimi sette) dalla Franco Cosimo Panini, che ha anche ripreso, tra l’altro, i bimestrali Sturmstoriken e Manuale Tekniken già editi dalla Vincent. Tra gli altri editori dell’esercito tedesco, spiccano anche Comic Art, Gammalibri, Glénat, mentre un epistolario dei soldati, redatto in prosa, viene raccolto per la Corno da Bonvi, nel 1978, in Le ultime lettere delle Sturmtruppen, sotto una copertina di Ferruccio Alessandri.
http://www.fileserve.com/file/76VZ6Ed
http://www.fileserve.com/file/hvKQckF
http://www.fileserve.com/file/Shv79Hd
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