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lunedì 18 luglio 2011

Electric President - Sleep Well

Sleep Well

Li avevamo conosciuti un paio di anni fa. Lanciati come la new sensation di una Morr in crisi di identità, gli Electric President, duo statunitense giunto quasi per caso in cerca di etichetta attraverso le lande europee, con la loro opera prima avevano cercato di aggiornare il marchio dell'etichetta tedesca proiettando l'indietronica verso lidi più originali. L'esordio aveva costituito sì un'onda nuova ma che si infrangeva sempre sui soliti bagnasciuga. Buono per qualche ascolto, insomma, e senza eccessive pretese.
Ben comprendendo la necessità di una svolta e nuovi orizzonti al genere di musica confezionato dal duo e in generale dall'etichetta madre, gli Electric President danno alle stampe un lavoro piuttosto diverso dal precedente, con la chiara volontà di riuscire laddove nel debutto erano risultati meno convincenti: l'amalgama. Se infatti il self-titled tradiva le attese quanto a omogeneità, proponendo ottimi brani il cui filo rosso pareva tuttavia poco visibile, il nuovo lavoro, intitolato “Sleep Well”, addolcisce gli spasmi electro per dar maggior spazio a una vena folk che spinge la melodia verso lidi pop.
L'album, suddiviso in dodici tracce per una durata di una cinquantina di minuti, vanta un inizio piuttosto convincente. Gli incanti digitali di "Monsters", che paiono uscire dalle tastiere degli M83, creano un'atmosfera particolarissima, fra leggere spruzzate electro e sciami di note che si spostano al mutare del vento. E se "Bright Mouths", sospesa su traballanti beat, svanisce in un gioco di cori e campionamenti, la successiva "We Will Walk Through Walls" si sviluppa sulla scia di un pop retrò che colpisce dritto al cuore. E nonostante cerchino di allargare gli orizzonti facendo l'occhiolino agli Why? ("Graves And The Infinite Arm"), alla fine tornano sempre verso quelle note amiche, nelle quali riescono a destreggiarsi con una certa nonchalanche ("Lullaby").
Non c'è dubbio che quando mostrano le unghie, a loro – ovviamente dolcissimo – modo, graffiano: i sei minuti di "It’s An Ugly Life" prendono avvio con una chitarra acustica che apre le porte alle tastiere verso una lenta scalata emotiva, fino alla zuccherosa coda melodica in odor di Bacharach.
Sospeso tra grandi nomi come i Notwist e sottovalutati fratelli maggiori (Lali Puna), il duo della Florida confeziona un album godibile, che  vive di un'alternanza tra ottimi brani e altri meno riusciti ma che nel complesso non sfigurano. Curiosi di vederli alla terza prova, rimarremo in attesa della prossima fioritura primaverile. Con la speranza che il sonno sia tanto dolce quanto breve.

Tracklist
1. Monsters (04:36)
2. Bright Mouths (04:47)
3. We Will Walk Through Walls (04:31)
4. Graves And The Infinite Arm (04:39)
5. Adrift In Space, Or Whatever (01:19)
6. Ether (05:10)
7. Robophobia (04:34)
8. Lullaby (05:36)
9. It´s Like A Heartbeat, Only It Isn´t (01:01)
10. All The Bones (05:15)
11. It´s An Ugly Life (05:51)
12. When It´s Black (05:11)

http://www.myspace.com/morrelectric

http://www.mediafire.com/?4q4y2mjnqjh

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