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lunedì 18 luglio 2011

Bodies Of Water - Twist Again

Nel gruppo dei "segretamente canadesi" spicca il contributo dell'"indie-gospel" primitivista e naive dei Bodies Of Water, che proseguono il successo di "A Certain Feeling", del 2008, con un disco ideato e registrato tra le mura del loro nuovo studio di registrazione casalingo.
Il cosiddetto "album della maturità" è un concetto in grado di spaventare anche i musicisti più preparati - eppure si attaglia alla perfezione al terzo disco dei coniugi Metcalf, mai come stavolta in grado di costruire un lavoro che all'elegante e raziocinante costruzione sonora abbina uno spirito di grande fascino emotivo, che cala i riferimenti "globalizzati" del gruppo (e di David Metcalf in particolare) in un contesto assai più adulto rispetto ai lavori precedenti.
"Twist Again" non lascia l'ascoltatore a rincorrere l'utopia freak delle nervose variazioni di "A Certain Feeling", ma accoglie nell'invitante intimità di melodie classiche, pur arricchite - naturale per una band che passa, senza soluzione di continuità, da due a quindici componenti - con generosità di arrangiamenti orchestrali, con fiati e archi a farla da padrone. Si attenua, contemporaneamente, il ricorso alle armonizzazioni e alla "voce come strumento" - caratteristiche che erano valse al duo l'etichetta "indie-gospel - in un disco in cui il senso della misura pare essere la regola aurea compositiva e d'arrangiamento.
Non per questo l'estro di Metcalf ne risulta offuscato, come dimostrano le diverse perle pop del disco, a cominciare dalla policroma costruzione di "Mary, Don't You Weep", che muta dal Villagers della strofa ai "Rumours" del ritornello, ripresi con piglio da ABBA (protagonisti del loro progetto parallelo, i Music Go Music) in un altro grande pezzo, "Like A Stranger". Da citare anche il grandioso soul di "Open Rhythms", forse la traccia migliore dell'album, soprattutto nelle linee di chitarra e basso.
Il fascino più "privato", confidenziale di questo "Twist Again" si esplicita in brani come "Lights Out Forever", imperniato su meste suggestioni mediterranee per voce, chitarra e tromba, e "Rise Up, Careful", il cui incipit austero si accende via via di quell'andatura claudicante che pare essere uno dei leitmotiv del disco. 
Un cambio netto rispetto ad "A Certain Feeling" è dato anche dalla durata dei pezzi, spesso confinati ben al di sotto dei tre minuti (il pop retrò di "Triplets", "In Your Thrall Again").
Un'altra conferma del ritorno di molte band del mondo indipendente alla produzione musicale tout court, dopo la smaniosa ricerca di ritagliarsi una propria nicchia sonora ed espressiva.

Tracklist
1.One Hand Loves The Other
2.Triplets
3.Mary, Don't You Weep
4.Open Rhythms
5.Rise Up, Careful
6.Ever With Us
7.Like A Stranger
8.Lights Out Forever
9.New Age Nightmare
10.In Your Thrall Again
11.My Hip Won't Let Me
12.You Knew Me So Well

http://www.myspace.com/bodiesofwater

http://www.mediafire.com/?l6t7gh1u6u86h0j

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