Tornano con la Season Of Mist dopo aver sfornato nel giro di pochissimi mesi un capolavoro dopo l'altro, a partire dal debutto del 2000 targato Prophecy Productions intitolato Journey To The End Of The Night fino alla definitiva rivelazione del 2002 con Light Of Day, Day Of Darkness. Con questa istantanea nuova uscita il gruppo norvegese non tradisce le nostre aspettative e conferma la regola scaraventando giù dalle classifiche gruppi del calibro di Brainstorm, Prong e Type O Negative. La storia controversa di questo gruppo può giustificare una discografia così densa (praticamente 3 dischi in 3 anni) ed allo stesso punto impeccabile, la band infatti è nata effettivamente nel 1990 come gruppo death metal già forte di un demo chiamato Hallucinations Of Despair, quando nel 1992 il cantante Richart Olsen abbandona e Tchort decide di lasciare il gruppo per unirsi agli Emperor. A questo punto il gruppo è costretto a cercare un nuovo cantante e cambia radicalmente stile costituendo ciò che adesso noi chiamiamo In The Woods, dovranno passare ben otto prima che il gruppo si riformi grazie all'amicizia dei singoli componenti, nel novembre del 1998 inizia il processo di stesura dei pezzi per un concept di 72 minuti interamente ispirato alla morte della figlia di Tchort. Le idee maturate nel corso di tutti questi anni sono cresciute dentro ognuno di questi ragazzi nella speranza che un giorno il gruppo potesse essere ristabilito, ebbene adesso i Green Carnation sono a tutti gli effetti sulla cima delle rivelazioni mondiali e non sembrano voler scendere.
Le atmosfere tanto evocate nelle precedenti uscite vengono qui leggermente sacrificate per dare maggiore spazio all'impatto sonoro delle chitarre, in effetti questo lavoro sembra conferire maggior importanza al contesto sonoro moderno in cui viene registrato, nel senso che le sei corde vengono curate in maniera particolare fino quasi a lasciar pensare al nuovo metal nell'energica Crushed To Dust. Ma possiamo stare tranquilli perchè con il procedere del disco, immediatamente con Lullaby In Winter, la struttura dei pezzi diventa più complessa e sostanziosa aumentando anche di durata. Proprio con la seconda traccia ed in particolare con la sorella in sesta posizione Two Seconds In Life, il gruppo svela il lato più profondo e malinconico del disco con sette minuti abbondanti di musica intrigante, grazie anche ad una voce dal timbro ideale alla situazione e grazie ad un basso che si farà sentire spesso e volentieri nell'arco di questi 56 minuti. Tra le tracce meglio riuscite perchè più complete compaiono senza ombra di dubbio Writings On The Wall, incalzante e travolgente nel suo cammino ricco degli spunti di tastiera degni delle atmosfere passate, la suggestiva nonchè aggressiva Myron & Cole forte di un organo uraganico e per concludere in bellezza, il pezzo che secondo il mio modesto parere renderà famosa questa release chiamato As Life Flows By che non sto a descrivervi perchè sono un ragazzo dispettoso. Comprate il disco! (True Metal)
Tracklist
1. Crushed To Dust 4:26
2. Lullaby In Winter 7:49
3. Writings On The Wall 5:26
4. Into Deep 6:09
5. The Boy In The Attic 7:13
6. Two Seconds In Life 6:28
7. Myron & Cole 5:53
8. As Life Flows By 4:45
9. Rain 8:06
http://www.myspace.com/greencarnation
http://www.mediafire.com/?euuwit2yij3
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