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martedì 19 luglio 2011

Coco Rosie - La Maison De Mon Reve

La Maison de Mon Rêve

Le sonorità del passato, che siano il pop plastico e sintetico degli anni 80, o il rock krauto o ancora il folk psichedelico dei 60, costituiscono ormai la materia prima sulla quale viene imbastita la stragrande maggioranza dei lavori in ambito pop-rock degli ultimi anni, nei quali gli artisti mangiano, digeriscono e rivomitano le influenze più disparate, alcuni aggiungendovi un più marcato tocco personale e acquistando una maggiore originalità, altri imitando le vecchie glorie in maniera più o meno pedissequa.
Grande importanza in questo clima di revival ha sempre avuto la tradizione cantautorale americana, in particolare quella marcata 60 (da Bob Dylan a Neil Young) e si perde il conto dei dischi nati sulla scia dei mostri sacri del genere: forse proprio per questo inflazionamento, perché si è già attinto a piene mani da quel tipo di approccio e di sonorità, le nuovissime leve che si cimentano col cantautorato classico hanno spostato la loro attenzione su altri percorsi musicali, compiendo un passo avanti (o meglio, indietro).
Fonte di ispirazione è diventata quella tradizione folk-country-blues primigenia, che affonda le proprie radici negli inizi del secolo e che ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di reale musica "dell'anima", di nome e di fatto.
Che ciò sia solo l'ultimo hype o il frutto di una reale e appassionata riscoperta di certe sonorità poco importa, se i dischi che ne vengono fuori sono al livello di quelli di Devendra Banhart o di queste CocoRosie. Due sorelline dal grande talento (e pure belle, a quanto pare), Sierra e Bianca Casady, registrano questo disco nel loro appartamento, durante un periodo di convivenza a Parigi e ne esce fuori una piccola magia, di quelle, riteniamo, irripetibili: irripetibile per il tipo di sound ottenuto, il classico, bellissimo e sempre toccante lo-fi da cameretta, il cui impianto strutturale però è così fragile da correre il rischio di tramutarsi in boiata colossale in un attimo, e ancora irripetibile, perché se sono vere le leggende che raccontano della lunga separazione delle sorelle e del loro fortuito incontro parigino, già dal prossimo disco verrebbe meno l'urgenza espressiva e la chiarissima volontà di "catturare un momento" che questo disco tanto bene esprime.
"La Maison de Mon Reve" si muove, musicalmente, su due coordinate differenti che a volte rimangono parallele, a volte riescono ad intrecciarsi con risultati alquanto sorprendenti. La prima è rappresentata da canzoni di stampo eminentemente classico, spesso accompagnate dalla sola chitarra acustica e da rumori di sottofondo: la splendida "Terribile Angels", il gospel d'altri tempi "Jesus Loves Me" così divino e così pagano allo stesso tempo, l'atmosferica "Good Friday", tutta sussurri e dis-armonie vocali, la lirico-psicopatica "Candy Land" e la conclusiva, tristissima "Lyla". La seconda, quella che ci sembra maggiormente interessante e originale, è un'inedita commistione tra l'hip hop, o meglio, il trip-hop e l'estetica lo-fi , il tutto fatto viaggiare indietro nel tempo di un centinaio d'anni: provate a immaginare come suonerebbero i Portishead morti e sepolti, richiamati dall'oltretomba tramite una tavoletta ouija per un ultimo glorioso show, e vi farete un'idea dello stile di pezzi quali "By Your Side", in cui la voce è davvero incredibilmente simile nell'attitudine a quella di Beth Gibbons, oppure "Haitian Love Song", nella quale compaiono oltre a questo proto-beat elettronico, anche la chitarra e una sorta di wah wah ottenuto non si sa come.
Tirando le somme, proprio per il fortissimo carattere di "unicità" che questa opera presenta, l'auspicio è che le sorelle Casady sappiano innanzitutto mantenere intatta questa ispirazione, e che riescano, in lavori futuri, a mettere a fuoco le idee rendendo più solido l'aspetto compositivo delle canzoni in senso stretto, concentrandosi maggiormente sulla scrittura che sulla "coolness" del sound generale; quelli che si possono permettere di sfornare album in bassa fedeltà per dieci anni rimanendo su un livello alto di qualità si contano sulle dita di una mano. (Ondarock)

Tracklist
1. Terrible Angels
2. By Your Side
3. Jesus Loves Me
4. Good Friday
5. Not for Sale
6. Tahiti Rain Song
7. Candyland
8. Butterscotch
9. West Side
10. Madonna
11. Hatian Love Songs
12. Lyla

http://www.myspace.com/cocorosie

http://www.mediafire.com/?yzhyyd3zmgw

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