Sono le tre di notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un'urgenza, il paziente lo conosce bene. Attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separano dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Può solo constatarne la morte per infarto. Ma c'è qualcosa che non lo convince, e nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono. Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. Per farlo, dovrà conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Galimberti. E scoprire che la verità si trova forse sull'altra sponda del lago di Como. "Dopo lunga e penosa malattia" è l'unico giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L'indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell'improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.
Il dottor Carlo Lonati e il notaio Luciano Galimberti arrivano a Bellano nello stesso periodo, quarant'anni prima. Giovani, freschi sposi e alle prime armi nelle loro rispettive professioni diventano presto amici, condividendo le stesse abitudini e, purtroppo, gli stessi disturbi. A sessantotto anni entrambi soffrono di angina, prendono le stesse medicine e seguono la stessa dieta. Accertarsi, in una notte d'autunno, che il notaio è stato stroncato da un infarto è un vero trauma per il dottor Lonati e per sua moglie Elsa, preoccupata che il marito, come per un segno del destino, possa fare presto la stessa fine del suo amico. In effetti il Lonati è perplesso, non tanto per lo stato del cadavere, che sicuramente indica una morte rapida e pressoché indolore, ma per uno strano avvenimento successivo alla morte: il manifesto funebre della famiglia annuncia che il notaio si è spento "Dopo lunga e penosa malattia".
Possibile che Carlo, medico e amico, nulla sapesse di tale fantomatica degenza, o, cosa ancora più grave, che i familiari abbiano voluto fornire ai compaesani una versione errata e fuorviante della faccenda? Il nostro dottore non è certo un detective e per di più l'angina si fa sentire sempre più spesso, ma i sospetti iniziano a insinuarsi e a rincorrersi nella sua mente: odori, rumori, strane telefonate e le risposte sempre più evasive di Claudia, la moglie del notaio.
Un'indagine certo un po' maldestra, quella dal dottor Lonati, fatta di ottime intuizioni ma anche di tanti passi falsi, fino alla scoperta di una verità impensabile, celata tra le strade impervie che circondano il lago di Como. Da Bellano a Dongo, i luoghi sono quelli che Andrea Vitali ha reso ormai celebri, paesi che custodiscono storie di profonda umanità che il nostro medico è capace di riportare alla luce. Per la prima volta in queste pagine Vitali si cimenta con il romanzo giallo, creando un racconto avvincente e ricco di colpi di scena, senza però rinunciare agli aspetti caratteristici della sua scrittura: le lievi pennellate attraverso cui riesce a dar vita ai suoi personaggi, gente comune, reale, estremamente vitale, anche quando il paesaggio che li avvolge si tinge di nero.
Ascolta la lettura delle prime pagine del libro su RadioAlt.
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