Atmosfere rarefatte, pianoforte, voce flebile e sofferta. È questa la sensazione più immediata quando si ascolta questo notevolissimo disco. Poi ci si lascia trasportare dalle costruzioni di questo tristissimo signore (o quantomeno presunto tale) a nome Jeff Martin, californiano, leader dal 1993 di questo duo malinconico e oppressivo. Minimalismo strumentale, assenza di chitarre (non come scelta definitiva ma solo in questo cd), un po' di elettronica, e soprattutto la voce di Martin tormentata e tetra.
Il risultato finale non è disprezzabile comunque, a me piace moltissimo, è il classico disco da sentire in solitudine, certamente da evitare quando si ha molto sonno e si deve restare svegli, ma consigliatissimo per quei bei e purtroppo rari pomeriggi freddi passati sotto le coperte. I pezzi, si parte con due tracce solo musica, "The Orange Cliffs" con pianoforte insistente e sincopato e si passa al dolcissimo sussurro di "Echelon" dove il piano diventa più suadente e accompagnato da un po' di elettronica. Bellissima "The Mistery" dove il canto di Martin viene accompagnato da un'altra voce a simulare un ulteriore apporto elettronico. Le tracce sono tutte brevi, sui tre minuti, ma certamente non canzonette leggere.
Pur essendo di una cittadina vicina al deserto e parlando di cactus e canyon questi due signori, sono glaciali, musicalmente lontanissimi dai Calexico, ma più simili a Red House Painters e Codeine. Date un'occhiata anche ai dischi più vecchi. (DeBaser)
Tracklist
1 The Orange Cliffs
2 Echelon
3 The Mystery
4 Live Today Again
5 When Sunday Comes
6 Have To Be
7 Just Might Run
8 You Flew
9 Kite
10 Cherry Wine
11 Some Dogs Can Fly
12 Grown In California
13 You Got That Gunman Thang
14 Wet Work
15 Cactus Man Rides Again
16 When The Canyon Meets The Stars
17 The Days Of Patrol
http://www.myspace.com/idahomusic
http://www.mediafire.com/?jz2gztnhngn
Nessun commento:
Posta un commento