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venerdì 1 luglio 2011

Stephens John – L’atlante Di Smeraldo (2011)

L' atlante di smeraldo

È la notte di Natale e Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi di bambina alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua madre a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa, qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l'ultima volta in cui vedranno i loro genitori. Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l'enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos'è quell'inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta? Questa è la storia di Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, ed è la storia di Michael e della sua passione per le storie fantastiche, e della piccola Emma, che sembra temere solo una cosa: perdere i suoi fratelli. È la storia di tre ragazzi inseguiti da un potere oscuro e minaccioso e del libro che cambierà per sempre il loro destino.

È la vigilia di Natale. Kate ha 4 anni ma per l'occasione i genitori le hanno dato il permesso di andare a letto un po' più tardi del fratello Michael, di 2 anni, e della sorellina Emma, appena nata. Quando alla fine entra sotto le coperte calde, felice e ansiosa per i regali che avrebbe ricevuto l'indomani, si chiede come avrebbe fatto ad addormentarsi. Un attimo dopo si era arresa al sonno. Viene svegliata di colpo nel mezzo della notte dalla madre che la scuote e le chiede tra le lacrime di proteggere i suoi fratelli. Sta accadendo qualcosa di brutto.
Un uomo prende lei e i suoi fratelli ancora addormentati e li porta via. Sarà l'ultima volta che vedranno i loro genitori. Kate è l'unica che conserva qualche ricordo della madre e del padre, anche se sempre più sfocato mentre il tempo passa, e la promessa di proteggere i fratelli a ogni costo. Eppure, in tutti e tre non si spegnerà mai la luce della speranza di rivederli un giorno.
Inizia così il loro vagabondaggio tra molti orfanotrofi. Passano dieci anni quando arrivano a Cambridge Falls, l'ultimo istituto disposto ad accoglierli: un luogo cupo e sperduto, con un'enorme casa piena di bizzarrie e stanze segrete. Ma che razza di orfanotrofio è questo, se non ci sono altri bambini? Cos'è quel grande libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nella stanza segreta? E chi è l'enigmatico dottor Stanislaus Pym, il direttore dell'istituto?
Da qui comincerà per questi ragazzi speciali e coraggiosi un viaggio nello spazio e nel tempo, sulle orme di un'antica profezia legata a tre libri magici, dei quali l'Atlante è il primo. Solo recuperando l'Atlante dalle mani della popolazione dei nani, evitando che cada nelle grinfie di una Contessa spietata, potranno riscrivere il passato e scongiurare il destino terribile che attende gli abitanti di Cambridge Falls. Un'avventura che li farà crescere in fretta tra mille pericoli e sofferenze, ma dalla quale usciranno più maturi e ancora più uniti, con un forte senso dell'amicizia, dell'affetto e dell'amore.
Gli elementi dei migliori fantasy e libri di avventura ci sono tutti - magie, oggetti fatati, viaggi nello spazio e nel tempo, lande popolate da strane creature, amici, nemici, nani, giganti, maghi, streghe cattivissime, battaglie, re e regine, uomini e bambini in pericolo - mixati abilmente da Stephens, che ha lavorato a lungo per la televisione come sceneggiatore di importanti serie televisive (The O.C., Gossip Girls, Gilmore Girls) e ha saputo far fruttare i preziosi insegnamenti derivati da questa esperienza. Le serie impongono una scadenza inderogabile e insegnano l'arte della precisione e della pazienza, elementi indispensabili anche per chi intraprende il lavoro di scrittura di una saga. Stephens ha frequentato un master di scrittura per prepararsi al meglio a raggiungere il suo obiettivo: scrivere "il romanzo", sul modello dei grandi libri letti e amati da ragazzo. E poi, ha sottratto ore al suo sonno per quattro anni.
A soli 38 anni, questo giovane scrittore americano - che nei tratti del viso assomiglia molto a un Harry Potter maturo - si dichiara soddisfatto di quello che è riuscito a scrivere fino ad ora: un grande romanzo che si muove in atmosfere alla Rowling, Pullman (scoperto 4 anni fa e subito adorato), C.S. Lewis, a cui si aggiunge la forte presenza di Dickens e dei suoi tristissimi orfanotrofi, i richiami a Edgar Allan Poe (il nome del direttore dell'orfanotrofio è Pym) e le battaglie epocali alla Tolkien (ovviamente, in veste ridotta). Oltre a tutto questo, una buona dose di autobiografismo: Michael, infatti, questo tenero bambino con gli occhiali, appassionato di nani e del loro mondo, è Stephens stesso, che nella realtà ha proprio due sorelle, la maggiore delle quali si chiama Kate.

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