Tutti vogliamo essere amati, ma desiderare una presenza e soffrire un'assenza sono cose ben diverse dal non poter vivere senza l'oggetto del nostro amore. Quando questo avviene, l'insieme di esperienze, idee, fantasie, sentimenti, rapporti, attività e progetti che chiamiamo "io" si affievolisce, diventa subalterno al sentimento amoroso, ne resta travolto e schiacciato. Si crea cioè uno stato di dipendenza, che se da un lato sottrae autonomia, dall'altro offre un senso di appartenenza e rassicura. Ecco allora che tante donne, che oggi possono finalmente studiare, lavorare, dirigere, amministrare, inseguire ambizioni e sviluppare talenti, rifiutano la libertà, si incatenano in amori ossessivi e coltivano troppo spesso la dipendenza come un valore. Da dove viene questa spinta all'indietro che le riconsegna a una vita in funzione di un uomo, inducendole ad annullare secoli di emancipazione? Come ritrovare la strada dell'autonomia? Link rimosso
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