Micah P. Hinson presents The Surrendering non è il nuovo album del giovane artista texano, particolarmente amato e apprezzato da queste parti. Piuttosto le dimensioni e il senso dell’operazione ci fanno pensare più ad un singolo, al massimo ad un mini-lp. Sei tracce in tutto, per complessivi quattordici minuti. Non molti, a dire il vero. Ma è pur sempre un nuovo lavoro di Micah P. Hinson e i brani proposti, a meno di clamorose smentite, sono tutti degli originali. Quindi, mi è sembrato giusto dedicargli lo spazio di un’apposita recensione. Se lo merita il songwriter americano, per via di tutto quello che ha fatto e prodotto in questi pochi, ma intensi, anni di carriera alle spalle. E se lo merita anche il disco in questione, da me, peraltro, acquistato nel recente pellegrinaggio a Barcellona (c’è una via e un quartiere che farà la gioia di tutti gli appassionati di musica, prendete nota, si trova a Calle de Tallers, nel pieno centro della città catalana, in poche decine di metri un consistente condensato di negozi di musica, alcuni dei quali non hanno nulla da invidiare a quelli di Londra…).
Messaggi pubblicitari a parte, vale la pena raccontare nel dettaglio questo lavoro. Che si apre e si chiude con due brani strumentali. Quasi impercettibile l’introduzione, con rumori tipici di sottofondo di un’esibizione live (esattamente quella al The Kraftbrau Brevery di Kalamazoo, in Michigan). Viceversa, la conclusiva The Soundtrack of Our Lives ci regala un Micah P. Hinson in versione quasi balcanica. L’atmosfera ha il retrogusto di una ballata tipica di quelle parti. Il ragazzo di Albilene, comunque, ha deciso in parte di far riposare la sua stupenda e profonda voce. The Surrendering, infatti, brano simbolo di questa piccola raccolta, è anche esso uno strumentale, per solo pianoforte peraltro. Poco più di due minuti di assoluta e incredibile poesia e liricità. Fantastica e tremendamente struggente. Per ascoltare la chitarra e sentire finalmente la sua roca e cavernosa voce, dobbiamo aspettare Brothers and Sisters. E’ il Micah P. Hinson che conosciamo. Folk d’autore, personale, intimista. Ballate scarne ed essenziali, pochi strumenti di accompagnamento questa volta. Del resto a suonare tutti gli strumenti ci pensa in esclusiva lui, come del resto ha già saputo ampiamente dimostrare nella recente e ultima esibizione live a Roma. Si prosegue, con lo stesso livello e tenore, anche con la breve Our Sorrow, Left Far Behind. Pochi accordi di chitarra e la voce. Non serve altro a Micah. E lo stesso dicasi per Oh, No, forse il pezzo più spigliato del lotto, anche esso, tuttavia, racchiuso in una coltre di rara malinconia.
Micah P. Hinson presents The Surrendering colpisce per la brevità e anche per la bellezza dei suoni proposti. Più che canzoni in senso stretto, quasi dei frammenti, delle schegge, di poesia. Straordinarie e fantastiche come sempre. (2loud)
Tracklist
1. Micah P. Hinson - Intro
2. Micah P. Hinson - The Surrendering
3. Micah P. Hinson - Brothers And Sisters
4. Micah P. Hinson - Our Sorrow, Left Far Behind
5. Micah P. Hinson - Oh, No
6. Micah P. Hinson - The Soundtrack Of Our Lives
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