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mercoledì 14 settembre 2011

Siberian - With Me

With Me

Rivelazioni di inizio anno
Chitarre e basso da fare invidia agli Interpol, un cantato che sfiora gli Okkerkill River ed un susseguirsi di inserimenti sonori che rende il tutto ancora piú intrigante: signore e signori ecco a voi i Siberian. Nonostante un nome che lascia immaginare una diversa origine geografica, il gruppo in questione arriva da Seattle e piazza un debutto sulla lunga distanza di tutto rispetto.
Ricamando dolci spirali distorsive su un tessuto musicale piuttosto dinamico, il quartetto statunitense sforna undici manicaretti irresistibilmente melodici conditi da sporadici riverberi noise. La voce di Finn Parnell si fa strada tra percussioni pulsanti e corde scintillanti, donando profonditá ed eleganza alle traiettorie sonore. Le prime quattro tracce sono da brividi (su tutte la splendidamente intitolata “Belgian Beer and Catholic Girls”), quattro vette compositive che mettono subito le cose in chiaro: i Sibrian ci sanno fare per davvero. Dopo una breve fase di stallo centrale, ritorniamo a riassaporare i riff ipnotici di “O Orien” e ad affogare nel soffice feedback di “Islands Forever”. Era da tempo che non ascoltavamo un disco cosí ispirato: “With Me” é un debutto dai controfiocchi. (Kronic)

Quando il cielo è così pesante le volontà e le aspettative si schiacciano al suolo.
Odio l’inverno. Gli occhi non si alzano più dal terreno e anche se hai un colore azzurro puffo in mezzo al tuo cazzo di bianco, improvvisamente diventa tutto grigio muffa. Quando è così mi viene da pensare ancora di più che è tutta colpa di Bush. Per tutto. Anche per il fatto che spesso mi capita di uscire dalla doccia e indossare l’accappatoio che è già un bel po’ umidiccio se non proprio addirittura quasi bagnato dall’ultima doccia. Rassegnazione.
Quando è così devi mettere un disco di un gruppo che abbia possibilmente un cantante che sembra si stia lamentando un bel po’ e stia soffrendo perchè qualcuno gli sta pestando proprio il piede dove ha un’unghia incarnita.
Rock abrasivo da Seattle. Lamentoso e isterico. I Siberian amano la melodia ma sono piuttosto diagonali e rock nel vero senso del termine. Tutto incartato in una confezione pop quasi incline al fischiettamento mattutino ma mai eccessivamente catchy. 5 ragazzi che con questo interessante debut (se si esclude l’EP “Hey Celestial!”) si piazzano a metà strada tra i primi due dischi dei Radiohead e la voce di Matt Bellamy, volendo azzardare qualche rimando musicale più preciso. Riff semplicissimi e l’originalità che va a farsi un giro più in là, ma anche il coraggio di non pretendere troppo e l’onestà di una progressione semplice, una ritmica elementare e una rabbia spesso distorta eppure allo stesso tempo delicata. Il cielo credo comunque che rimarrà pesante. (Indieforbunnies)

Tracklist
1. Belgian Beer And Catholic Girls
2. Paper Birds
3. Indoor Eyes
4. Wolf And Crane
5. Tiny Ships Brave Tiny Seas
6. Airship
7. Futuristic Kids
8. O Orien
9. Georg Bendemann
10. Tightropes
11. Islands Forever

http://www.myspace.com/siberian

http://www.megaupload.com/?d=PQL94ZTQ

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