Link & Review Research

Questo è un motore Google per la ricerca di recensioni e link, copia e incolla autore e titolo

This engine is a Google search for reviews and links, copy and paste title and author

Ricerca personalizzata

giovedì 22 settembre 2011

Biagio Antonacci - Il Cielo Ha Una Porta Sola

Il Cielo Ha una Porta Sola

Dedicarsi all'ascolto de Il cielo ha una porta sola, l'ultima fatica discografica di Biagio Antonacci, è come radunarsi tutti a casa dell'artista, fare la classica rimpatriata fra amici e sfogliare un album di vecchie foto ormai ingiallite: mano a mano che scorrono le pagine, nella nostra mente "cominciano i ricordi", più o meno intensi, nitidi o sbiaditi di tutta una vita, breve o lunga che sia, costellata di eventi positivi e negativi.
A ciascuno di noi il compito di tuffarsi a capofitto in questo percorso a ritroso che fa riaffiorare, come in un déjà vu, le emozioni più significative e i momenti salienti del nostro cammino.
Questo lavoro discografico è costituito da quattordici remake di brani già pubblicati da Biagio Antonacci, sapientemente rimaneggiati in chiave più semplice, essenziale, unplugged.
Vengono privilegiati la chitarra acustica e il pianoforte e, di contro, si rinuncia parzialmente all'utilizzo della chitarra elettrica, dei campionamenti, degli effetti prodotti dai distorsori e dalle tastiere che caratterizzano, invece, le versioni originali di queste canzoni. Grazie a queste modifiche i pezzi riarrangiati assomigliano notevolmente alle versioni live eseguite dal cantante milanese durante tutti i suoi affollatissimi concerti.
E' come se Biagio avesse voluto togliere i veli, gli orpelli e i fronzoli che abbelliscono l'abito e il corpo di una donna che gli sta di fronte, per vederla in versione "nature", acqua e sapone. I suoi rifacimenti sono quindi deliziosamente scarni, "denudati", immediatamente percettibili, come una sorta di canovaccio su cui noi, assaporando ogni nota, tessiamo la tela e il racconto della nostra esistenza.
Questa carrellata di ricordi e sensazioni è impreziosita da due brani inediti: Il cielo ha una porta sola, che dà il titolo all'album, e Aprila. Sono rispettivamente proprio questi due pezzi ad introdurre questo excursus musicale/emotivo.
Iniziamo dunque con Il cielo ha una porta sola, brano struggente, decisamente romantico, dal sapore intenso e delicato al tempo stesso. Un uomo, consapevole del proprio sentimento nei confronti dell'amata, palesa senza remore e senza  pudori tutto il suo trasporto e la sua passione, quasi crogiolandosi nella propria estasi inebriante. Invita la donna a non bloccarsi, a non irrigidirsi di fronte a tutta questa devozione, a questo vento di passione che la investe ma, anzi, la esorta a lasciarsi andare, a vivere appieno il loro rapporto, a farsi trasportare dolcemente nei cieli ignoti e sconfinati di un pianeta chiamato amore.
Nel brano prevale il suono morbido, sinuoso e carezzevole del pianoforte che esegue una melodia a mò di serenata, il tutto in gradevole antitesi con una batteria incalzante, quasi prepotente, che conferisce alla canzone un andamento ben definito, marcato, cadenzato.
Aprila è il secondo brano dell'album, una ballata anch'essa struggente, romantica, vibrante. Esordisce con un arpeggio della chitarra acustica, per poi esplodere con l'entrata in scena  della batteria, in particolare della grancassa che, assieme alla chitarra elettrica, imprime una notevole accelerazione e un ritmo assolutamente sostenuto, "tirato".
In questo pezzo l'innamorato manifesta tutta la gamma di sensazioni positive che quella relazione suscita in lui, descrive il valore aggiunto che la compagna apporta nella sua vita. Lui si sente libero, leggero, forte e onnipotente proprio come un re.
Seguono poi due brani che Biagio ha scritto per Laura Pausini, ma che in questo frangente interpreta lui stesso. Il primo è Fra te e il mare, in cui spicca immediatamente l'abissale differenza fra la versione eseguita dalla Pausini e quella di Antonacci. Quest'ultima parte subito con un andamento ben delineato, fresco, grintoso, prodotto dalla ritmica della chitarra elettrica. In questa veste più moderna il pezzo acquista un carattere energico, dirompente, graffiante e perde quella stucchevolezza e quella vena malinconica tipica dello stile di Laura Pausini.
E' poi la volta di Vivimi, brano anch'esso scritto da Biagio per la cantante romagnola. La versione di Antonacci è eseguita dalla chitarra acustica e dal pianoforte. Dal primo refrain subentra la grancassa che conferisce al pezzo una struttura meno sospesa e, anzi, più veloce e frizzante di quella creata dalla Pausini.
Segue poi la carrellata dei vari remake, fra cui risalta Sognami, pezzo molto recente, dato che risale al 2007. In questo caso è reinterpretato con l'aiuto di Claudia Cardinale, una delle attrici più incisive e capaci del panorama italiano. E' proprio la voce della Cardinale a rendere il pezzo molto più sensuale e conturbante dell'originale, grazie alla sua voce scura, bassa, quasi pastosa. Nell'introduzione del brano declama in francese i versi che Biagio canta in italiano, per poi ricomparire verso la fine quando, come nella versione originale, parte del refrain viene eseguita ancora in francese. In quest'ultimo caso l'attrice tunisina di nascita si cimenta nel canto, dando prova di doti e capacità vocali più che soddisfacenti.
Tutte le altre canzoni che compongono l'album risultano forse più snelle e orecchiabili dei brani originali: ci si sofferma davvero sulle peculiarità vocali di Biagio Antonacci, sulla pregnanza dei suoi testi, coadiuvati da una melodia che scorre fluida e armoniosa.
E' come se, addentrandoci in quest'avventura discografica, ci trovassimo fisicamente ad un concerto di Antonacci, a cantare a squarciagola le sue creazioni o semplicemente a farle nostre tramite un ascolto attento e approfondito, senza distrazioni di sorta.
Per preparare questo cd Antonacci si è affidato proprio ai suoi fans e al mondo virtuale di Internet, chiedendo ai frequentatori del suo sito di comunicare i pezzi che avrebbero voluto riascoltare in una formula riarrangiata e più nuova. E' stata poi stilata una classifica e sono stati selezionati i quattordici pezzi più votati.
Grazie a questa scelta strategicamente ineccepibile, Biagio Antonacci ha regalato la gioia di riassaporare brani già conosciuti a molti di noi e di divulgare agli altri canzoni che, per svariati motivi, al momento della loro pubblicazione sono forse passate inosservate e che ora avremo la possibilità, nonché il piacere, di scoprire e di gustare.

Tracklist
1. Il cielo ha una porta sola
2. Aprila
3. Tra te e il mare (Rolling version)
4. Vivimi
5. Pazzo di lei
6. Sognami
7. Quanto tempo e ancora
8. Iris (tra le tue poesie)
9. Sappi amore mio
10. Convivendo
11. Se è vero che ci sei
12. Angela
13. Mio padre è un re
14. Fiore
15. Qull'uomo lì
16. Lo conosco poco

http://www.megaupload.com/?d=9H96BY6Y
http://www.megaupload.com/?d=F0VBVBL0

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...