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martedì 27 dicembre 2011

Sieben - Our Solitary Confinement

Our Solitary Confinement

Uscito da qualche mese e passato un pò troppo sotto silenzio il progetto di Matt Howden dei Sol Invictus è uno di quegli album che sanno dipingere atmosfere e emozioni tra i solchi delle proprie canzoni. “Our Solitary Confinement” è stato completamente composto e suonato da Matt, mescola l’ispirazione folk più raffinata e evoluta a forti umori jazz, e, soprattutto, spazia tra sentimenti soffusi e veri momenti di un romanticismo che non c’è più. Su di tutto ovviamente il suo violino, che non prende mai il sopravvento, ma anzi, si fonde con le musiche, si piega e si nasconde e poi improvviso torna a brillare.
Diviso in più parti, l’album inizia con “Dead Bird”, una canzone da capogiro, che ci immerge nella Parigi degli anni 20, vicino alla Senna, tra amori e artisti senza fortuna. Da ascoltare. “Loading Bay” chiude la prima trilogia, quella più romantica e viva, per lasciare spazio alla prima parte strumentale: “Peterson’s Lament” è un brano da colonna sonora di un film muto, con il violino che strazia le corde e i cuori.
Con “The Mechanics Of Intuition” si passa ad atmosfere più soffuse, il cantato si fa un dolce sussurro e il mondo che viene raccontato è quello di una piccola camera solitaria, dove i protagonisti di questa storia si rinchiudono a trascorrere il tempo. Anche il violino si cheta, il clima è più teso e “Picture Of Corridor” ne è l’esempio migliore. Nuova parte strumentale, anche lei suonata in silenzio, tra qualche rumore di fondo a confondere i sentimenti, e si sbuca nella trilogia finale, quella che ricorda certi lavori di Nick Cave, quella dove il violino riprende il sopravvento e strazia di nuovo. “Factory Floor” è una ballata cadenzata, che si spegne in un coro soffuso, “Peterson’s Seat” è zingara e stranita, “Workshop Window” scrive la parola fine lasciandosi dietro un amaro senso di indefinito.
“Our Solitary Confinement” è un album di una raffinatezza rara, da ascoltare con cura; è un album che dimostra ancora una volta quanto brilli la classe di un musicista di nome Matt Howden. (Kronic)

http://www.myspace.com/matthowden7

Tracklist
1. Dead Bird
2. Broken Greenhouse
3. Loading Bay
4. Harding's Lament
5. Peterson's Lament
6. The Mechanics of Intuition
7. Fire Drill
8. Picture of Corridor
9. Harding's Wish
10. Tolson's Dream
11. Factory Floor
12. Peterson's Seat
13. Workshop Window

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