In attesa dell'uscita del suo nuovo romanzo, Frank Føns vive rinchiuso in una villa sul mare del Nord. È solo. A tenergli compagnia, l'immancabile bottiglia di whisky e i ricordi. Ricordi dei tempi in cui i suoi thriller non lo avevano ancora reso uno degli autori più famosi in Danimarca, e lui era solo un giovane squattrinato, un marito innamorato e un padre felice. Ora tutto è cambiato. Il successo, si sa, ha un prezzo. Quello che Føns ancora non sa è quanto sia alto. Lo capisce quando la polizia ritrova il cadavere di una ragazza annegata nelle acque del porto di una tranquilla cittadina costiera, morta in circostanze che sembrano copiate minuziosamente dal romanzo che è in procinto di presentare alla fiera del libro di Copenaghen. Ma perché qualcuno dovrebbe ispirarsi a un omicidio del suo libro? E in quanti possono conoscere il contenuto di un'opera ancora inedita? Føns è un uomo difficile, incline a non pochi vizi e capace di attirare su di sé un notevole interesse femminile: la sconcertante analogia fra i due delitti lo sconvolge e lo induce a iniziare un'indagine tutta sua. Quando si trova a Copenaghen per la fiera, vede compiersi un altro omicidio del tutto simile a uno di quelli descritti in un suo romanzo. La stessa efferata violenza, la stessa insopportabile crudeltà. Solo allora la possibile coincidenza assumerà i connotati di una vera e propria persecuzione, di un folle gioco fra lo scrittore e un lettore, a quanto pare, molto attento. E sempre un passo avanti...
Cosa prova uno scrittore di thriller di fama internazionale, tradotto in tutto il mondo, quando scopre che le sue più atroci fantasie si stanno lentamente avverando? Come ci si sente al cospetto dei propri demoni, quando le scene che avevamo soltanto immaginato iniziano a materializzarsi?
Mikkel Birkegaard, l’autore danese rivelazione della scorsa stagione con il romanzo I libri di Luca, torna sul luogo del delitto ma cambia decisamente registro, architettando una trama che ha tutti gli ingredienti del tradizionale romanzo di genere. Un thriller carico di suspense e colpi di scena, indizi disseminati tra le pagine, scariche di adrenalina e descrizioni mozzafiato, ma anche una grande prova di scrittura da parte di un autore che, pur centrando in pieno tutti gli aspetti tradizionali del thriller, riesce a sorprendere.
Il protagonista del romanzo è Frank Føns, uno scrittore di romanzi noir di successo, che ha saputo creare negli anni un plot collaudato fatto di assassini senza scrupoli, descrizioni crude e scene truculente, in cui la morte, il sangue e la violenza, sono gli ingredienti principali. La critica è divisa, alcuni ritengono i suoi romanzi eccessivamente splatter, altri vedono nella crudeltà e nell’estremo realismo il suo marchio di fabbrica, in ogni caso il pubblico gli ha tributato negli anni un calore crescente. Una reputazione che si è consolidata pian piano, quella di Føns. I suoi primi romanzi - che lui definisce “errori giovanili” - sono stati dei veri fiaschi, ma il suo editore ha continuato a foraggiarlo per molti anni in attesa del libro giusto. Lungimirante: Il Demone fuori è stato un successo sorprendente e inatteso. A ispirare la sua creatività era stata Veronika, la sua prima figlia, che al momento della pubblicazione aveva solo tre anni e che aveva accudito durante la stesura del testo, visto che sua moglie, la splendida Line, lavorava tutto il giorno come ballerina. L’inizio della carriera era stato un periodo bello e confuso, nella vita di Frank Føns. Da una parte si era lasciato alle spalle gli amici del piccolo collettivo di scrittori di cui faceva parte durante l’università, con cui nel tempo aveva sperimentato nuovi generi letterari e forme di espressione all’avanguardia, dall’altro le responsabilità famigliari lo avevano portato ad allinearsi con i canoni della scrittura tradizionale, cosa che gli aveva procurato i soldi e la fama, ma che gli aveva creato una forte sensazione di scollamento dalla realtà e sfiducia in se stesso. Da qui a dormire con una bottiglia di whisky sotto il letto il passo era stato breve, com’era stato breve l’idillio della sua famiglia.
Dopo la separazione, solo nella sua enorme casa di villeggiatura, Frank Føns continua a scrivere thriller dall’impianto collaudato, traendo ispirazione dai numerosi personaggi che frequenta durante le sue peregrinazioni notturne nei bassifondi di Copenhagen. La sua vita si trascina tra presentazioni nelle librerie e alcool, informative della polizia e rare apparizioni a casa dei suoi genitori, finché un giorno, da un giornale locale, apprende i particolari di un omicidio che si è consumato a pochi passi da casa sua, nel porto di Gilleleje. Non ha bisogno di andare fino in fondo all’articolo, perché l’assassino ha riprodotto esattamente, fin nei minimi particolari, l’omicidio descritto nel suo ultimo romanzo, Zona pericolo. Il problema è che il libro deve ancora essere pubblicato...
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