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domenica 12 giugno 2011

Tiziano Sclavi – Nero

 

 

 

 

 

 

 

Difficile trovare le parole per descrivere questo romanzo di Tiziano Sclavi: Nero, col punto.
Dark, noir, thriller, surreale fino all'inverosimile. I personaggi si susseguono in modo scandito, freddo, staccato, come se li si stesse guardando dal vivo, da una pellicola. Le frasi sono essenziali e nessuna parola è di troppo. Le azioni si susseguono tra flash back e flash forward che lasciano a bocca aperta.
Troppo aperta, per quanto mi riguarda. Tiziano Sclavi è un autore unico, mi ha completamente conquistata e una piccola recensione di poche parole non può davvero esprimere tutta la mia ammirazione per la sua profondità. Fortemente condizionato da Edgar Allan Poe e dalla sua crescita, Tiziano si esprime al meglio nel personaggio di Zardo, un uomo vigliacco che vuole dimostrare a se stesso di essere di polso, ma che si fa irrimediabilmente travolgere dagli eventi, che lo schiacceranno inesorabilmente. Ma chi è Zardo?
Un uomo che cambia mille volte identità e che perde anche i confini di se stesso, trascinandosi dietro la sua ombra e quella di Francesca, una donna con cui non conclude mai e che non lo ama, ma Zardo, il vero Zardo, la ama? Scene che si ripetono e protagonisti senza volto, un cadavere in una valigia che torna a vivere nelle facce più disparate, uno spaccato surreale incastonato in uno scenario di film talmente realistico che quasi non ci si crede. Insomma, una trama scura ma geniale.
Il libro è bellissimo e travolge fino quasi alla fine. Devo dirlo con il cuore in mano, gli ultimi capitoli mi hanno delusa. Una lieve discesa che mi ha stupita moltissimo nelle ultime vicende, totalmente inaspettate, ma che forse rivelano fino in fondo la natura di Zardo e degli uomini come lui. Ma d'altronde, di che uomo stiamo parlando? Ancora, ci si chiede, chi è Zardo?
Il libro presenta alla fine il primo romanzo-racconto di Sclavi: Film. Un libro giovane, scritto a soli 19 anni per edizione Formichiere del 1974. L'autore decide di non modificare nulla e di pubblicarlo così come è stato scritto quando era un ragazzo con poca esperienza, nonostante il Premio Scanno.
Non mi ha entusiasmata, che sia inesperto si capisce ma c'è un talento particolare e quasi macabro nelle vicende di Film che... possono spingere ad approfondire l'autore, se si ama molto il noir dark.
Da non sottovalutare dunque, per cercare di capire un autore depresso e difficile, misterioso ed ermetico che però lascia al suo passaggio un segno di inequivocabile fattura.

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