È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi.
Era un grosso volume rilegato in pelle di vitello color cioccolato, quello che poggiava sul tavolo di Toby Parfitt. Il vecchio antiquario lo aveva riportato alla luce dalla biblioteca di Lord Cantwell, un possidente inglese che, per mantenere i fasti del suo status, era costretto periodicamente a vendere qualche antico monile della sua tenuta di campagna. Oppure qualche vecchio libro, come quello. Tiby Parfitt continuava a osservarlo e ne era misteriosamente attratto. Sul dorso c’era un’unica grande incisione fatta a mano: 1527, all’interno invece c’era un interminabile elenco di nomi, date di nascita e di morte, come se fosse un antico registro anagrafico. Ma quale città, nel 1527, poteva essere così popolosa e cosmopolita? I nomi erano scritti in tutte le lingue del mondo, antiche e moderne.
La base d’asta per quel volume era stata fissata al prezzo di duemila sterline, ma qualcuno era disposto a spendere qualunque cifra pur di accaparrarselo. Seduto in prima fila, nel salone della casa d’aste di Pierce&Whyte, a Londra, Malcom Frazier era arrivato a offrire 100.000 sterline per quel libro. Ma al telefono un cliente misterioso di New York stava puntando al rialzo fino a raggiungere la cifra esorbitane di 200.000 sterline. Alla fine l’asta era stata aggiudicata da Henri Spence, un vecchio dalla barba lunga, che batteva le strade di New York a bordo di un caravan.
Seduto al suo fianco, pronto a rimettersi in pista, Will Piper, ex agente dell’FBI, ex profiler numero uno del distretto di NY, ex titolare dell’inchiesta sul killer seriale Doomsday. Da quell’avventura, un vero e proprio ginepraio, Will ne era uscito vivo, ma le conseguenze erano state durissime: il prepensionamento forzato e l’insabbiamento dell’inchiesta. In compenso la sua vita privata, da quando ha lasciato la polizia, è molto migliorata. Ha sposato la sua collega di diciassette anni più giovane, Nancy, con cui ha avuto un figlio e ha anche deciso di dire addio per sempre al suo eterno amico-nemico Jack Daniel’s.
Ma la Biblioteca dei morti è una maledizione che non può essere esorcizzata e Will dovrà presto rassegnarsi ad accettare questa verità: qualcuno ha lasciato fuori dalla sua porta un biglietto con un numero di telefono e una strana firma, Club 2027. Soltanto le persone che hanno avuto accesso alla Biblioteca dell’Area 51, infatti, sanno che quello sterminato elenco di date si conclude il 9 febbraio 2027. E una di quelle persone è l’uomo che gli ha mandato un biglietto, Henry Spence, un ex dipendente della CIA che ha dedicato la sua esistenza alla soluzione del mistero.
Spence è malato e gli restano poche settimane di vita, perciò supplica Will di aiutarlo a portare a termine il suo lavoro e gli rivela che, nel corso dei suoi studi, ha fatto una scoperta inquietante: dalla Biblioteca manca un volume. Adesso, dopo anni di tentativi per rintracciarlo, quel volume è stato messo in vendita presso una casa d’aste di Londra. Sebbene sia consapevole dei rischi, Will accetta di recarsi in Inghilterra, ma non può immaginare che proprio quel libro, sottratto secoli prima dall’abbazia di Vectis, sia la chiave per comprendere il significato del 9 febbraio 2027.
Quale evento infausto sarebbe accaduto nel 2027? E soprattutto, quante persone sarebbero disposte ad uccidere pur di conoscere la data e il luogo preciso in cui sarebbero avvenute le stragi, la carestie e i disastri ambientali dei prossimi 17 anni?
Dopo La Biblioteca dei morti, Glenn Cooper ritorna con un sequel che promette di bissare il successo planetario del primo volume. Una lettura avvincente, trascinate, magnetica; un libro impossibile da abbandonare.
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