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domenica 26 giugno 2011

Genesis - Selling England By The Pound

Selling England By the Pound

Ultimamente, in tempi di reunions a tappeto, molti di voi magari avranno visto i Genesis a Roma, i quali però si sono guardati bene dal riproporre massicciamente certe atmosfere ormai poco moderne (?) e mai completamente digerite da Collins, il tutto mi pare un buon pretesto per ritornare a parlare di certe pietre miliari che anche gli autori sembrano aver dimenticato.
Credo che Selling England by the Pound sia, assieme a Made in Japan e Wish You Where Here, il disco che più ha contribuito a formare il mio gusto musicale nei tardi anni 70. Ho cominciato ad ascoltarlo quando avevo 10/11 anni a casa dei miei cugini più grandi assieme ad alcuni cantautori impegnati, e poi, quando è esplosa la nwobhm sono definitivamente entrato nel metal-trip. Inoltre questo stesso disco è uno dei più apprezzati in assoluto da mio figlio, che lo ha conosciuto più o meno alla mia stessa età, e non è raro sentirlo svisare per casa col flauto ricalcando ed ampliando la parte di Peter Gabriel in Firth of Fifth, tutto ciò considerato è normale che lo consideri un disco fondamentale per motivi personali. A cio’ si aggiunga che Selling England by the Pound comunque e’ un disco oggettivamente fondamentale, che tutti gli amanti del prog e della musica in generale dovrebbero conoscere, ciò considerato l’altissima votazione è dunque scontata.
Edito il 28 Settembre del 1973, nel periodo complessivamente più interessante per ciò che riguarda il prog rock, e prodotto da John Burns, i cinquatatre minuti e quarantuno secondi che lo compongono costituiscono uno dei capisaldi della musica moderna, sia dal punto di vista compositivo, risultando perfettamente in equilibrio tra il prog più puro delle precedenti prove in studio, (Nursery Crime e Foxtrot), e l’anima più pop che si sarebbe delineata meglio – o peggio a secondo dei punti di vista - nelle ultime esperienze della band sotto la guida unica di Phil Collins, e rintracciabile nel singolo I Know What You Like, e sia ben chiaro che qui si parla di pop in senso lato, così come veniva considerato all’epoca, non certo nell’accezione moderna.
Inoltre un lavoro importante è riscontrabile anche nei testi densi di riferimenti alla storia Inglese e giochi di parole che pochi sono ora in grado di comprendere, (nell’edizione italiana originale erano presenti le traduzioni di Armando Gallo, si tratta quindi di un prodotto molto ricercato dai collezionisti), ad esempio –e ne cito solo una piccolissima parte - in Dancing with the Moonlit Knight si parla di Unifaun per riferirsi all’Inghilterra di una volta, e Queen of Maybe giocando su Queen of May, augurio di buon raccolto e Regina del forse per Inghilterra moderna. Chissà quanti si saranno scervellati per capire il significato di Firth of Fifth, che si riferisce al fiume Scozzese Firth of Forth, in cui la pronuncia di Forth è uguale a “Fourth” , (quarto) , mentre Fifth sta per quinto, fino a giungere, saltando le innumerevoli altre, al finale di Aisle of Plenty, in cui la frase “C’è (abbiamo) uova strapazzate”, apparentemente senza senso, altro non è se non la risposta alla domanda lasciata in sospeso in Foxtrot in Supper’s Ready riguardante la composizione della cena.
All’epoca di Selling England by the Pound i Genesis erano saldamente governati da capitan Peter Gabriel, che portò le atmosfere baroccheggianti e raffinate che contraddistinguevano le composizioni della band a raggiungere un livello altissimo.
Tutti e sette i brani contengono numerosissime variazioni medioevaleggianti, acustiche, melodiche, sinfoniche, in cui ogni intervento strumentale risultava propedeutico ad una ulteriore dilatazione della durata dei brani, stimolando una reazione musicale a catena che apriva squarci sempre nuovi nella struttura portante delle canzoni in cui ognuno sosteneva il compagno sino a raggiungere vette sempre più alte. Ogni strumento aggiungeva nuove sfumature di colore, fino a far si che da ogni brano si potessero estrapolare, volendolo, linee melodiche utili per costruire altri tre o quattro pezzi indipendenti, (di tutto ciò l’esempio migliore è probabilmente rappresentato da The Battle of Epping Forest), anche se alla fine, ciò che rimane più impresso è il piano solo di Firth of Fifth ed il flauto nel medesimo pezzo.
L’altissima qualità compositiva ed esecutiva viene mantenuta senza cedimenti per tutto il platter, e tutti i musicisti si esprimono con equilibrio e gusto impareggiabile. Da notare la prova vocale di Collins in More Fool Me che annunciava gli sviluppi futuri dopo l’abbandono di Gabriel. Al termine delle danze il loop di Aisle of Plenty che riporta all’inizio del disco, a chiudere un percorso psico-circolare che ha segnato la storia della musica e quella personale di molti appassionati.
Se esiste una lista di incisioni da avere per forza, Selling England by the Pound deve esservi incluso per forza, e ciò è quanto. (Metallized)

Tracklist
1. "Dancing with the Moonlit Knight"   8:04
2. "I Know What I Like (In Your Wardrobe)"   4:07
3. "Firth of Fifth"   9:35
4. "More Fool Me"   3:10
5. "The Battle of Epping Forest"   11:49
6. "After the Ordeal"   4:13
7. "The Cinema Show"   11:06
8. "Aisle of Plenty"   1:32

http://www.myspace.com/genesismusic

http://www.mediafire.com/?jkzxj6n0ekc

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