"Sono la madre con la bambina più favolosa del mondo. E insieme faremo faville. Lo so." E che faville! Becky Brandon (nata Bloomwood) era convinta che essere madre fosse una passeggiata, ma naturalmente deve ricredersi. Ora che la piccola Minnie ha due anni è a dir poco un uragano, specie quando entra nei negozi afferrando tutto ciò che vede al grido di "Miiiio!", e sembra avere già le idee molto chiare in fatto di shopping. Da qualcuno deve avere pur preso... Becky esclude che sua figlia sia una bambina viziata, anche se in realtà non sa come fare con lei. In fondo il mestiere di mamma non si improvvisa e deve ammettere che forse ha ragione suo marito Luke: c'è proprio bisogno di una supertata come quelle dei reality televisivi. D'altra parte, è un momento un po' delicato per tutti: Becky e Luke vivono ancora a Oxshott nella casa dei genitori di lei, la convivenza forzata alla lunga pesa e la crisi finanziaria si fa sentire, causando ogni genere di preoccupazione in famiglia. Una cosa è certa: Becky si deve dare una regolata con le spese - a modo suo, però -, e lei è animata dalle migliori intenzioni. Questo comunque non le impedisce di organizzare (molto in economia!) una strepitosa festa a sorpresa per il compleanno di Luke. In effetti le sorprese non mancheranno, soprattutto perché mantenere il segreto non si rivelerà affatto facile...
Per narrare le vicende esilaranti di Becky Bloomwood, Madeleine Wickham preferisce usare lo pseudonimo che l’ha resa celebre in tutto il mondo: Sophie Kinsella. Un nome che è inestricabilmente legato alla sindrome da shopping compulsivo, all’istinto irrefrenabile di acquistare qualunque cosa stazioni in una vetrina o su uno scaffale, purché inutile e costosa. Becky, il personaggio protagonista della serie I love shopping, è un caso clinico conclamato.
Giunti con questo romanzo al sesto episodio, ormai non ci stupisce più niente. Sappiamo che il suo armadio è pieno di vestiti costosissimi, di completi sportivi e capi unici in edizione limitata. I libri sono stati relegati negli scatoloni per lasciare il posto sugli scaffali a scarpe e accessori, il tavolo della sala da pranzo è ingombro di trucchi e creme di bellezza, sulle sedie sono accatastate pile di cose in disuso. Lo scenario che circonda Becky, suo marito Luke e la piccola Minnie, ospiti del piano superiore della casa dei nonni, è una specie di grande magazzino dismesso dopo l’apocalisse dei saldi. Come ci si può meravigliare se la parola preferita della piccola Minnie, che ha appena due anni, è “Miiiiooo”?.
Lei è una vera forza della natura. È alta pochi centimetri, pesa qualche chilo, ma è capace di arraffare qualunque cosa le capiti a tiro tra gli scaffali del centro commerciale e di aggrapparcisi con una forza sovraumana. Inutile provare a convincerla a mollare la presa, con le buone o con le cattive, Minnie è sicuramente una bambina che sa cosa vuole… buon sangue non mente! Qualcuno potrebbe pensare che sia viziata, un’idea un po’ bizzarra: a volte l’apparenza inganna e non è detto che una bambina che si presenta con una borsa di Balenciaga e un cappello con la piuma a un ricevimento fusion russo-nipponico sia una bambina viziata…
Becky ne è certa, nonostante gli sguardi di sbieco di Luke, lei saprà insegnare le buone maniere a sua figlia. Saprà educarla e impartirle i valori della buona gestione economica e della pianificazione delle spese, in fondo è semplice, basta saper usare con parsimonia le paghette dei prossimi tre o quattro anni. Tutto fila liscio nella vita di Becky: ha uno splendido lavoro come personal shopper in un grande magazzino di Oxford Street, l’agenzia di Luke continua a incrementare il suo portafoglio clienti e forse è anche arrivato il momento giusto per lasciare la grande casa dei suoi genitori e andare a vivere in una casa tutta per loro. Forse ci vorranno molti soldi, forse il fallimento della Bank of England non aiuta, anzi, diciamo pure che questa crisi globale, con il crollo delle borse e i conti correnti di molti risparmiatori a rischio, in questo momento non ci voleva. Becky non riesce a farsene una ragione. È davvero possibile che la gente smetta all’improvviso di consumare? E come fa una maniaca compulsiva a fare i conti con il clima di austerità incipiente?
Sophie Kinsella troverà la soluzione in pagine piene di gag esilaranti, situazioni paradossali e disastri annunciati da cui, siamo certi, Becky Brandon (nata Bloomwood) saprà tirarsi fuori, naturalmente con un sorriso e la carta di credito.
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