Il telefono squilla nella notte. Papà è un pompiere e a lui non piace proprio tirarsi indietro, anche se l'incendio che l'ha buttato giù dal letto è scoppiato a Chernobyl, alla centrale nucleare. La piccola Marija è nella sua stanza, ma le voci dei genitori che discutono la svegliano. Mamma è arrabbiata: "Non andare, non è il tuo turno. La centrale è pericolosa!". Ma papà la tranquillizza: gli impianti sono sicuri, i sistemi di intervento tra i più avanzati del mondo. Con quelle parole esce di casa, per sempre. Un'altra voce, anni dopo, rompe il silenzio della notte. Due bambine sono costrette a svegliarsi. "Tu, tu! Prendete le vostre cose! Si parte!". Spaventate, incerte, intontite dal sonno, le piccole raccolgono le loro poche cose. Senza una spiegazione, le bambine vengono inghiottite dal buio della steppa. Un lungo tragitto in autobus, e poi l'aeroporto. Tra chi sale sul volo charter c'è anche Natasha, sette anni, spaurita e già provata dalla vita. Tra poche ore scoprirà che almeno da quel viaggio non ha niente da temere. La pista d'atterraggio è quella di Cagliari, Sardegna, Italia. Là l'attendono il sole, il caldo, la luce. E soprattutto Annalisa, che l'accoglie a braccia aperte e la colma delle carezze e delle attenzioni che Natasha non ha mai avuto. I destini di Marija e Natasha si svolgono paralleli e contrari. Dalla stessa tragedia, il terribile scoppio del reattore numero 4 di Cernobyl, nascono vita e morte, solitudine e calore umano. E perfino una nuova speranza.
Castellito si conferma,anche con questo romanzo,voce narrante dei bambini che non sanno raccontare(vedi la mia recensione di "Bambino stregone"). Siamo nel post Chernobyl,Bielorussia. Nelle storie di tante famiglie leggerete della poverta' dei contadini che non possono piu' cibarsi degli alimenti contaminati;dell'alcol che sotterra i dolori e le coscienze;degli Istituti per gli orfani e un insolito direttore comprensivo;del grande problema delle adozioni internazionali e dei genitori single;dei problemi di crescita nelle ragazze adolescenti;del dramma delle malattie e delle burocrazie dei governi. I destini del post Istituto o dei Riformatori vengono a gran voce descritti nelle ultime pagine:delinquenza e prostituzione. Ma la nostra piccola protagonista ce la fara'e non seguira' quella strada. L'amore della mamma italiana che per anni ha aspettato,portera' del bene.
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