Era lì, sospeso, il fatato rock orchestrale dei A Whisper In The Noise, in attesa che il diluvio armonico inondasse nuovamente la mente di West Thordson.
Tre anni trascorsi tra la polvere di una fattoria abbandonata, in cerca di una sinergia con l'immaginario di Sonja Larson, felicemente ritrovata dopo il breve avvicendamento con Hannah Murray.
Abbandonate le sapienti mani di Steve Albini il gruppo forza la produzione verso una maggiore ricerca di landscape e toni bucolici con risultati vincenti. Il maggior apporto strumentale della violinista è la fonte meravigliosa che anima il nuovo corso della band.
Gli studi in America hanno ampliato la tecnica e la versatilità strumentale di Sonja, mentre West Thorsdon assume il compito di reggere tutto il patrimonio sonoro nelle sue sole mani, rinunciando anche al batterista. Così il suono si fa più nitido ma l'umore è polveroso e ricco di chiaroscuri.
Il quarto capitolo dei A Whisper In The Noise è come una tavolozza di un pittore, che dona nuovo significato a parole come atmosferico, struggente, mesmerico, che di antico conservano solo la denominazione. Gli archi le voci e le tenui incursioni ritmiche suonano desolanti ed eleganti nello stesso tempo, definendo uno stato d'animo ispirato e solitario.
È una bellezza che facilmente conquista l'attenzione, le liquide armonie vocali di "A Sea Estranging Us" trascinano verso i sogni senza illudere o irretire, le tenebre che accompagnano la title track "To Forget" sono figlie del rock cosmico dei Tangerine Dream di "Atem", con un suono pulsante e sordo che incrocia l'incanto delle tubular bell.
I toni rilassanti di "Black Shroud" e "All My" sono quello che avreste sempre sperato ascoltare dagli Air dopo le nobili gesta di "The Virgin Suicides": la profondità emotiva scardina le difese e persuade, nonostante non ci sia nulla di nuovo o mai sentito.
La poetica da songwriter che illumina "Every Blade Of Grass" ci racconta la vulnerabilità di West Thordson, ma trova spazio anche per una sottile linea ritmica piena di speranza, e il delizioso interludio pianistico di "Maya's Song" crea la cornice alla migliore tela di colori dell'album, ovvero "Your Hand" la creatura armonica più memorabile e malinconica dell'album.
Si racconta che la tristezza sia la migliore ispirazione per un musicista, se poi, come in "To Forget", il suo decanto si trasforma in una poesia delicata, attraversata da una leggera speranza, non resta molto spazio per altre pagine sonore simili.
Gli A Whisper In The Noise non hanno solo realizzato uno dei loro album più maturi, ma hanno occupato con forza uno dei pochi posti liberi per le cose da ricordare di questo 2012. (Ondarock)
Tracklist
1.To Forget
2.Black Shroud
3.A Sea Estranging Us
4.All My
5.Sad, Sad Song
6.Every Blade Of Grass
7.Maya's Song
8.Your Hand
9.Of This Sorrow
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