Un film di Cristiano Bortone. Con Guglielmo Scilla, Enrica Pintore, Giulio Berruti, Fatima Trotta, Pietro Masotti, Commedia, durata 96 min. - Italia 2012.
Marco è un ventenne che ha abbandonato gli studi di astrofisica per concentrarsi sulle sue passioni: scrivere e insegnare ai bambini. Un giorno, nell'asilo dove lavora incontra Stefania, bella studentessa di poesia francese, e si innamora perdutamente fino a cadere in depressione. A salvarlo dal baratro ci pensano i tre coinquilini più l'inaspettato arrivo del padre Renato, un chirurgo plastico esperto donnaiolo. Sarà lui in particolare a insegnargli che l'amore è una scienza e ha le sue leggi: un decalogo che impone strategie per avvicinarla, conoscerla e farla innamorare.
Più i grandi poeti e gli scrittori ci raccontano che l'amore è un sentimento inspiegabile, non illustrabile con formule algebriche e algoritmi eleganti, e più si presentano ciclicamente "manuali d'amore" che tentano di piegarlo con strategie aleatorie e tattiche discutibili. Le 10 regole proposte da Guglielmo Scilla, giovane fenomeno del web grazie a una serie di video demenziali autoprodotti, e riscritte per lui da Cristiano Bortone e Fausto Brizzi rientrano in questa serie. Come un innesto fra le casistiche di Giovanni Veronesi e i formulari dello stesso Brizzi, la storia (scritta assieme alla blogger Pulsatilla, che aveva collaborato a Maschi contro Femmine) diventa una "notte prima degli esami" dove la materia di studio sono le tecniche di seduzione. Un tipo d'esame dove, più che l'esito (naturalmente scontato come un "trenta politico"), sono la semplicità della prova e la performance dell'esaminato a non dare grandi risultati.
Messi in pratica tutti i teoremi della commedia romantica giovanile, le relative dimostrazioni non propongono né guizzi né estro, né palpiti sognatori né scatti comici, ma si presentano più come un compitino da concludere in fretta. Scilla, chiuso nel determinismo di una commedia romantica concepita con lo stesso ritmo e l'inventiva di un fotoromanzo per adolescenti, lascia che il film si costruisca attorno a lui senza immettere quel tono di follia e di umorismo surreale che contraddistingue il successo dei suoi video. Accanto a lui, accetta di farsi figura paterna e guida spirituale Vincenzo Salemme, chiamato a incarnare simpaticamente il simbolo di un giovanilismo tardivo che si mescola alla sindrome di mezza età. L'attore napoletano è l'unica variabile fuori dal controllo calcolato e dall'impostazione cartesiana della funzione, e messo a confronto coi giovani colleghi, dimostra quanto queste 10 regole riescano a parlare o a dire sui giovani.
In modo particolare, è l'incapacità a svecchiare o rinnovare le vecchie convenzioni, a metterle in dubbio con nuovi esperimenti e variazioni, quel che stride con la cultura del target dell'operazione. Alleggerire, semplificare, edulcorare fenomeni e sentimenti giovanili, più che una semplice strategia di seduzione, sembra una vecchia regola capace solo di aggirare o contenere uno spirito "virale", sfuggente e pervasivo.
Il voto di Pierolupo: 2/5
10 regole per farti addormentare o per farti incazzare. Dio che menata di film, che attori mediocri incapaci di recitare, che storia banale.
Sconsigliato al 100%.
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