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lunedì 20 agosto 2012

Joel Coen - Blood Simple

Blood Simple - Sangue facile - visualizza locandina ingrandita

Un film di Joel Coen. Con Frances McDormand, John Getz, Dan Hedaya, M. Emmet Walsh, Samm-Art Williams, Deborah Neumann, Raquel Gavia, Van Brooks, Señor Marco, William Creamer, Loren Bivens, Bob McAdams, Shannon Sedwick, Nancy Finger. Titolo originale Blood simple. Thriller, durata 97' min. - USA 1984.
Classico triangolo: lui, il marito - Marty - è un greco mezzo paranoico che gestisce un bar nel Texas; Abby, la moglie, di cui Marty è gelosissimo, è l'amante di Ray, un dipendente del locale. Avendo dei precisi sospetti, Marty prima incarica Visser, un "detective" privato, di acquisire delle prove e poi, dietro compenso di 10.000 dollari, di uccidere la coppia di amanti. Visser, attirato dal denaro, accetta, ma ha un'idea. Fotografati i due in un motel, trucca le fotografie come si trattasse di cadaveri e, a...missione compiuta, le porta al cliente. Appena ricevuto il denaro però, gli spara con la pistola di Abby, rubata dalla sua borsetta, sì che si possa incolpare la donna del delitto. Marty viene trovato morto da Ray, recatosi poco dopo nella stessa notte nei locali del bar, per farsi pagare dal principale la indennità di licenziamento dovutagli. Trovato Marty senza vita, Ray ne deduce che ad assassinarla è stata Abby. Preso dal panico e raccolta la pistola, l'uomo va a seppellire in aperta campagna Marty, che tuttavia...

Il voto di Pierolupo: 4/5
Blood Simple è un'opera prima molto interessante. I Coen buttano giù le basi per il loro fantastico cinema, e si può dire che questo è un film completamente fuori dagli schemi. Una storia cruda, piena di bugie e di tradimenti, raccontata con pochissimi dialoghi e una lentezza quasi esasperante, che per la prima volta esalta il loro cliché: sembra che non succeda nulla, ma succede di tutto. Consigliato!

martedì 7 agosto 2012

Michael Greenspan - Wrecked

Locandina Wrecked

Un film di Michael Greenspan. Con Adrien Brody, Caroline Dhavernas, Ryan Robbins, Adrian Holmes, Jacob BlairThriller, - USA, Canada 2011.
Un uomo (Adrien Brody) si riveglia ferito e sanguinante nella carcassa di un’automobile finita fuori strada e precipitata in una scarpata, l’uomo oltre a non serbare alcun ricordo di chi sia e di come sia giunto in quel luogo, a causa dell’urto si trova con le gambe incastrate nel cruscotto divelto, quindi è impossibilitato a muoversi e a cercare aiuto, intorno a lui una fitta zona boscosa e il nulla più assoluto. Riuscito a liberarsi con le poche forze rimastegli, il nostro sconosciuto scoprirà di essere ferito gravemente e di avere una frattura esposta, della sua identità pochi indizi, tra questi un portafogli ed un cadavere riverso sul sedile posteriore della vettura.
Coraggioso davvero il regista Michael Greenspan ad esordire su grande schermo con un thriller tanto minimalista che però riesce a sorprendere per arguzia visiva, ma soprattutto per un finalmente ritrovato Adrien Brody che ultimamente non ha avuto grande fortuna con il cinema di genere lavorando nel mediocre Giallo di Dario Argento e sfoderando un’opaca performance nel sequel Predators.
Brody sfoggia una gamma espressiva ed un registro drammatico davvero insuperabili e qui, anche grazie ad un ottimo lavoro di make-up, fornisce una delle sue migliori prove di sempre e di contro Greenspan sfrutta appieno un interprete di caratura puntando a sua volta ad una messinscena per quanto possibile realistica, cosa che non era accaduta in altre pellicole che recentemente hanno sfruttato elementi in comune con il thriller di Greenspan, vedi su tutti il sopravvalutato Buried-Sepolto che dopo i primi trenta minuti si perdeva in un vero delirio per culminare in un finale oltre i confini della realtà.
La performance di Brody in questo frangente ci ha ricordato a più riprese quella del Tom Hanks neo-Robinson Crusoe in Cast Away, in questo caso oltre ad un randagio, ad interagire con il protagonista ci saranno anche alcuni flashback e diversi parti della sua mente traumatizzata.
Wrecked pur non raggiungendo il livello di un piccolo gioiello di tensione come il Frozen di Adam Green e di certo non paragonabile all’intenso 127 Ore di Danny Boyle, di fronte ad evidenti ristrettezze di budget riesce a regalare più di qualche emozione, certo se cercate azione e dinamismo direi che è il caso di passare oltre, ma se non disdegnate i piccoli film con grandi attori Wrecked potrebbe fare al caso vostro.
Il voto di Pierolupo: 4/5
Boh, a me è piaciuto, sono rimasto incollato al video fino a capire tutto solo alla fine, e quando è così a me va bene, forse perchè a me questo Adrien Brody è sempre piaciuto un sacco. Se poi le critiche ufficiali ne parlano piuttosto male non me ne frega niente.



Cristiano Bortone - 10 Regole Per Fare Innamorare

Locandina 10 regole per fare innamorare

Un film di Cristiano Bortone. Con Guglielmo Scilla, Enrica Pintore, Giulio Berruti, Fatima Trotta, Pietro Masotti, Commedia, durata 96 min. - Italia 2012.
Marco è un ventenne che ha abbandonato gli studi di astrofisica per concentrarsi sulle sue passioni: scrivere e insegnare ai bambini. Un giorno, nell'asilo dove lavora incontra Stefania, bella studentessa di poesia francese, e si innamora perdutamente fino a cadere in depressione. A salvarlo dal baratro ci pensano i tre coinquilini più l'inaspettato arrivo del padre Renato, un chirurgo plastico esperto donnaiolo. Sarà lui in particolare a insegnargli che l'amore è una scienza e ha le sue leggi: un decalogo che impone strategie per avvicinarla, conoscerla e farla innamorare.
Più i grandi poeti e gli scrittori ci raccontano che l'amore è un sentimento inspiegabile, non illustrabile con formule algebriche e algoritmi eleganti, e più si presentano ciclicamente "manuali d'amore" che tentano di piegarlo con strategie aleatorie e tattiche discutibili. Le 10 regole proposte da Guglielmo Scilla, giovane fenomeno del web grazie a una serie di video demenziali autoprodotti, e riscritte per lui da Cristiano Bortone e Fausto Brizzi rientrano in questa serie. Come un innesto fra le casistiche di Giovanni Veronesi e i formulari dello stesso Brizzi, la storia (scritta assieme alla blogger Pulsatilla, che aveva collaborato a Maschi contro Femmine) diventa una "notte prima degli esami" dove la materia di studio sono le tecniche di seduzione. Un tipo d'esame dove, più che l'esito (naturalmente scontato come un "trenta politico"), sono la semplicità della prova e la performance dell'esaminato a non dare grandi risultati.
Messi in pratica tutti i teoremi della commedia romantica giovanile, le relative dimostrazioni non propongono né guizzi né estro, né palpiti sognatori né scatti comici, ma si presentano più come un compitino da concludere in fretta. Scilla, chiuso nel determinismo di una commedia romantica concepita con lo stesso ritmo e l'inventiva di un fotoromanzo per adolescenti, lascia che il film si costruisca attorno a lui senza immettere quel tono di follia e di umorismo surreale che contraddistingue il successo dei suoi video. Accanto a lui, accetta di farsi figura paterna e guida spirituale Vincenzo Salemme, chiamato a incarnare simpaticamente il simbolo di un giovanilismo tardivo che si mescola alla sindrome di mezza età. L'attore napoletano è l'unica variabile fuori dal controllo calcolato e dall'impostazione cartesiana della funzione, e messo a confronto coi giovani colleghi, dimostra quanto queste 10 regole riescano a parlare o a dire sui giovani.
In modo particolare, è l'incapacità a svecchiare o rinnovare le vecchie convenzioni, a metterle in dubbio con nuovi esperimenti e variazioni, quel che stride con la cultura del target dell'operazione. Alleggerire, semplificare, edulcorare fenomeni e sentimenti giovanili, più che una semplice strategia di seduzione, sembra una vecchia regola capace solo di aggirare o contenere uno spirito "virale", sfuggente e pervasivo.

Il voto di Pierolupo: 2/5
10 regole per farti addormentare o per farti incazzare. Dio che menata di film, che attori mediocri incapaci di recitare, che storia banale.
Sconsigliato al 100%.

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